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Nuove Guide specializzate in canyoning

Anche il terzo modulo di formazione si è concluso e, con esso, anche quest’anno possiamo contare su nuovi professionisti specializzati nella disciplina del canyoning. Un percorso iniziato a maggio e terminato in ottobre con l’ultimo modulo in Valle d’Aosta: giornate intense svolte nei torrenti della zona di Fénis, Quincinetto e della bassa Valle dell’Orco, che hanno rappresentato la sintesi di un lungo lavoro fatto di formazione diretta, esperienza sul campo, prove tecniche e test attitudinali in acqua e nella gestione delle dinamiche di acqua bianca.

Queste nuove guide, già esperte in altre discipline, si affiancano ai colleghi già specializzati: oggi contiamo dunque circa 13-14 nuovi professionisti che con competenza e cognizione potranno operare nel mondo dell’acqua. È un traguardo importante, che conferma la crescita costante del movimento del canyoning, disciplina sempre più centrale nell’attività della guida alpina.

Un aspetto emerso durante queste giornate è la convinzione – errata – che occorra una preparazione straordinaria per affrontare questo modulo. In realtà il percorso è pensato proprio per professionisti che già operano in montagna: la parte più complessa non è tanto la tecnica, quanto la gestione delle persone, della clientela e dell’insegnamento, competenze che le guide alpine possiedono già in maniera naturale e consolidata.

Come commissione tecnica, e personalmente come responsabile, sono soddisfatto dei risultati: le giornate propedeutiche e di avvicinamento stanno funzionando, e ciò che mi rende più orgoglioso è vedere che chi termina la specializzazione inizia subito a collaborare con centri già attivi o addirittura a creare nuove realtà, segno che il messaggio viene recepito.

Il canyoning non è una disciplina marginale, ma un’attività che richiede grande preparazione e che valorizza appieno le competenze delle guide alpine: dalla relazione con le persone alla gestione delle dinamiche complesse dell’acqua. L’invito è quindi ad avvicinarsi attraverso i corsi propedeutici, maturando esperienze che rendono poi la specializzazione un percorso intenso, completo e soddisfacente.

Un ringraziamento va agli amici valdostani, felice di vedere come la Valle d’Aosta stia riprendendo con forza un percorso di crescita in questa direzione, e ai colleghi piemontesi e trentini che hanno partecipato con entusiasmo. Sono convinto che insieme potremo contribuire a sviluppare un’offerta turistica sempre più qualificata nel settore del canyoning, a beneficio delle guide alpine e di tutti coloro che scelgono di vivere l’acqua in sicurezza e professionalità.

 

 

Marco Heltai
Responsabile Commissione Tecnica Canyoning CONAGAI
Membro della Commissione Tecnica Canyoning UIAGM (IFMGA)

 

 



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