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Corso Aspiranti Guide alpine: un allievo racconta

“È il primo giorno di scuola. Siamo in venti, abbiamo passato delle selezioni e abbiamo una passione che brucia dentro. Ci piace svegliarci presto anche in vacanza, consumare corpo e mente sotto il sole o contro il vento. Ma soprattutto ci piace l’emozione di salire in cima, sconfinare oltre gli orizzonti del mondo e dei nostri limiti. Un giorno abbiamo pensato di voler passare più tempo possibile tra le montagne, forse con la piccola presunzione di poter far provare ad altri la nostra gioia e soddisfazione, e magari di potergli insegnare a vivere queste emozioni da soli: un lavoro, ma anche un po’ un sogno.”

Comincia così il sentito racconto di Giovanni Zaccaria, che sta frequentando il corso per Aspiranti Guide Alpine del Polo formativo interregionale. Le lezioni sono iniziate a gennaio di quest’anno e proseguiranno fino al 2018 quando si concluderanno con gli esami.

Abbiamo pubblicato finora due articoli sui primi tre moduli di questo corso, rimandando al sito Planetmountain che riporta i video e i testi completi scritti da Carlo Gabasio, direttore dei corsi del Polo Formativo Interregionale.

Questa invece è la prospettiva di chi sta dall’altra parte della cattedra, anche se, come dice lo stesso Zaccaria, allievi e insegnanti “annusano la stessa aria”.

“Gli istruttori insegnano, ma soprattutto annusano l'aria assieme a noi – scrive -. La loro inesauribile voglia di mettersi in gioco ci ricorda che la verità, una qualsiasi verità, non sta in tasca a nessuno, anzi forse lassù proprio non esiste, nemmeno fuori dalle tasche. Dalla cima gli occhi saltano tra i piani dell'orizzonte, per le valli attraversate in lungo o in largo. Intuiamo tutte le discese e le ripellate lungo la libera cavalcata di questi giorni. Soddisfazione, sorrisi e strette di mano: volti e nomi sono diventati ormai compagni di avventura, più che compagni di banco.

“Togliamo gli sci all'ultima lingua di neve – conclude Zaccaria -, respiriamo la primavera e brindiamo felici, sbattendo forte i boccali di birra. È il suono della campanella, anche questo giorno di scuola è andato. Le nostre vite più o meno quotidiane ci aspettano: torniamo con lo zaino pieno e un po' consumato, con i compiti per casa: ognuno i suoi. La montagna è casa, scuola, viaggio. È sempre lei, maestra di vita. La ringrazio e penso che è proprio bella...le starò vicino”.

 

Leggi il report completo di Giovanni Zaccaria

 

Foto Modulo Freeride – Alagna Fotografia di Giovanni Zaccaria



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