News dal mondo



Sci alpinismo e freeride, neve fresca mon amour

Una volta lo sci alpinismo era attività tipicamente primaverile, praticata da pochi adepti. Oggi invece il numero di appassionati della neve fresca è decisamente cresciuto così come il periodo di pratica nell’arco dell’anno: molto prima di marzo si rispolverano le pelli di foca oppure si inforcano gli sci “larghi” del freeride.

Un immacolato pendio può nascondere però pericoli che è importante essere in grado di valutare e di gestire, a prescindere dal mezzo che utilizziamo (sci, ciaspole, ecc). Le Guide Alpine sono i professionisti che ci possono insegnare a muoverci su questi terreni che escono dai tracciati battuti. Fermo restando che la sicurezza assoluta in montagna non esiste e che nessuno ce la può garantire, e premesso che la protezione più efficace e insostituibile è sempre la vigile e costante valutazione delle condizioni dell’ambiente in cui ci troviamo, esistono anche degli strumenti che possono tornare utili, così come delle buone norme da seguire al fine di limitare i rischi.

Di questo e di molto altro ha parlato Giuliano Bordoni, Guida Alpina e istruttore delle Guide del Collegio lombardo in un'intervista al sito Outdoortest, dove si trova un breve ripasso sulla materia a beneficio di curiosi e di sci alpinisti alle prime armi.

Leggi qui:

Sci alpinismo e freeride, l’abc della sciata in neve fresca

Lo zaino dello scialpinista, buone norme per la sicurezza

 

 

Foto Giacomo Meneghello Clikalps - Sci alpinismo in Valfurva, val Cedec, Gran Zebrù canale SO



Documenti da scaricare in PDF