Attrezzatura e metodi - Progressione su roccia

montura

Terreno medio - Livello giallo


Il terreno si fa più ripido e meno articolato. Di norma è rappresentato da rocce ricoperte di detriti, placche lisce poco inclinate o cenge erbose. Su questo tipo di terreno, il cliente riesce ancora di solito a scendere "faccia a valle".
Cadendo, esiste il rischio di scivolare e/o rotolare oltre e la guida deve sostenere un piccolo carico.
Guida e cliente procedono contemporaneamente. La guida, con la sua sicurezza di progressione, rappresenta l'ancoraggio mobile del cliente. La corda, più che a trattenere la caduta, serve a evitare che essa avvenga.

La guida tiene in una mano la corda che va al cliente e nell'altra gli anelli di corda. La corda tra guida e cliente è sempre in leggera tensione.

Sulla ghiaia, la terra battuta e su prati ripidi, dove non si trovano spuntoni, progredendo in diagonale, la mano a valle della guida tiene la corda che va al cliente, mentre la mano verso monte tiene gli anelli di corda. La guida riduce la sua distanza dal cliente a 1,5-2,0 metri.

Diversamente, sempre progredendo in diagonale, su terreno roccioso articolato, dove esistono spuntoni, la mano verso monte della guida tiene la corda che va al cliente facendola passare dietro agli spuntoni, mentre quella a valle tiene gli anelli di corda.

Con il braccio con cui tiene la corda, la guida adatta continuamente la sua progressione a quella del cliente. In salita, questa mano funge da specchio retrovisore, consentendo alla guida di trovarsi sempre saldamente sui piedi quando il cliente si muove e di progredire quando il cliente è fermo.

La mano che tiene la corda che va al cliente ha la funzione di ammortizzare lo strappo eventuale e soprattutto di dare alla guida il tempo di collocarsi d'istinto in modo stabile, inclinandosi quanto necessario verso monte. In particolare, il braccio leggermente piegato assorbe con la sua distensione la prima fase dello strappo.

Nei traversi la guida deve ridurre al minimo la distanza tra lui e il cliente e, se possibile, deve procedere stando più in alto del cliente sulla sua verticale.

In discesa, stando la guida sempre dietro al cliente, il controllo della situazione è più agevole, anche se il cliente, generalmente, è più stanco e meno attento. La guida, mentre il cliente scende ininterrottamente, si adegua alle caratteristiche del terreno, fermandosi di tanto in tanto.
Quando, occasionalmente, il terreno si fa più esposto, la guida dispone la corda dietro spuntoni avendo cura, quando possibile, di cambiare direzione di salita in modo da creare attrito tra la corda e lo spuntone.

Analogamente in discesa, dopo aver disposto la corda su un lato dello spuntone, scenderà dalla parte opposta fermandosi poco più sotto per sfruttare l'attrito dello spuntone, dando al cliente il tempo di superare il passaggio o raggiungere un altro spuntone.

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